Dies Academicus per la Facoltà di Teologia (Sezione di Gerusalemme). Suor Shalini Mulackal: “C’è bisogno di una Teologia più sensibile alla condizione femminile”

  1 ottobre 2018

Sabato 29 settembre 2018, lo Studium Theologicum Salesianum, Sezione gerosolimitana della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana, ha celebrato l’Apertura ufficiale e Dies academicus 2018-2019.

All’inizio della giornata, la comunità accademica si è adunata per la Santa Messa preceduta da don David Sullivan, M.Afr., per impetrare l’ausilio divino per intercessione dei santi Arcangeli.

Radunatasi poi nella Don Bosco Hall, l’assemblea si è aperta con una breve presentazione letta dalla Segretaria del Campus, suor Angela Ridout, SJA, seguita dal discorso di benvenuto tenuto dal Preside della Sezione, prof. don Gustavo Cavagnari, SDB, e dalla lettura del saluto del Decano della Sede romana della Facoltà, prof. don Damasio Medeiros, SDB. Momento saliente della giornata è stato la lectio magistralis offerta dalla prof.ssa suor Shalini Mulackal, PBVM, del tema: «Gender sensitivity in theologizing».

Suor Mulackal, prof.ssa di Teologia Sistematica al Vidyajyoti College di Teologia, Delhi, è stata la prima donna ad essere eletta Presidente della Indian Theological Association (ITA). Attualmente, oltre all’insegnamento e alla ricerca, è anche Coordinatrice dell’Indian Women Theologians Forum (IWTF) e dell’Ecclesia of Women of Asia Forum (EWA).

Nel suo discorso, suor Mulackal ha invitato i presenti, in modo particolare gli studenti di Teologia, a domandarsi su quanto stia accadendo nella società e nella Chiesa riguardo alla situazione delle donne, e su quale sia il compito della riflessione teologica in questo contesto. La prima parte della conferenza è stata riservata alla situazione delle donne oggi, specialmente nell’India e, per estensione, nell’Asia e nell’Africa. In questo momento, la professoressa ha fatto menzione anche all’uso delle religioni come “armi” per rinforzare la sottomissione delle donne.

Nella seconda parte, ha proposto lo sviluppo di una Teologia più sensibile alla condizione femminile, assumendo come modelli ermeneutici di riferimento la Teologia della liberazione e la Teologia contestuale. Infine, ha offerto brevi spunti sulle implicazioni pastorali di una Teologia che ha definito femminista ed emancipatrice.

Il contenuto della lectio, deciso e pungente, non ha lasciato indifferenti agli ascoltatori, che in uno spazio aperto di domande e risposte si sono confrontati con la conferenziera discutendo alcuni dei vari punti presentati.

Dopo i ringraziamenti, la mattinata si è chiusa con la sessione fotografica ufficiale.