“La cultura performativa” e l'insegnamento della Veritatis gaudium

  29 novembre 2018

Lunedì 26 novembre durante l’incontro della Comunità Accademica dell' UPS, la professoressa suor Mary Melone, Rettore Magnifico della Pontificia Università Antonianum, ha presentato interessanti spunti di riflessione a partire dalla costituzione apostolica Veritatis gaudium. La prof.ssa Melone ha sottolineato la necessità di una “rivoluzione culturale”, più volte ribadita da Papa Francesco anche nella Laudato si’ (n. 114), prospettando l’urgenza di “andare oltre un paradigma puramente tecnocratico”.

L’emergenza del Santo Padre “nei confronti di un cambiamento d’epoca” è confermata dalle parole di sr. Mary Melone: “Non abbiamo né una cultura adeguata per far fronte alla crisi che un simile cambiamento ha innescato, né una leadership capace di individuare vie di uscita e nuovi percorsi”. Per questo le istituzioni universitarie hanno l’importante compito “di operare una coraggiosa rivoluzione culturale” ed “esigere un cambiamento che renda innovativo il nostro trasmettere ed elaborare cultura”. In questo contesto di rinnovamento è necessario recuperare l’essenza di una “cultura performativa”, l’unica in grado di “incidere e trasformare la realtà in modo sapienziale, a partire dai valori evangelici”.

L’invito a “ripensare il pensiero” risuona come un monito per recuperare la cultura del dialogo, affinché si possa “superare la frammentazione del sapere, contro la quale mette in guardia la Veritatis gaudium, una frammentazione che può avere come esito quello di un sapere cumulativo che non riesce ad essere al contempo formativo”.

Cogliere l’invito ad usare “la grammatica del dialogo è per tutti - ha concluso la prof.ssa Mary Melone - un programma impegnativo, ma a giusta ragione, in quanto la posta in gioco è alta, e consiste nella possibilità di operare una vera e propria rivoluzione culturale”.