Lunedì 25 febbraio l’Istituto di Teologia Pastorale della Facoltà di Teologia della Università Pontificia Salesiana di Roma, congiuntamente ad una pubblicazione dal titolo «Bibbia, giovani e discernimento» (LAS ‒ 2019, a cura dei proff. G. Benzi e F. Krason), ha tenuto un Seminario di studio in cui si è riflettuto – fedelmente al dettato del recente Sinodo dei Vescovi – sul trinomio Bibbia, giovani e discernimento, mostrando, sotto varie angolature e da diverse prospettive teologiche e pratiche, come l’animazione biblica della pastorale, soprattutto nell’ambito giovanile, possa offrire percorsi e strumenti a servizio del discernimento di vita anche in vista di scelte vocazionali in senso ampio ed in senso specifico.
«Abbiamo riconosciuto nell’episodio dei discepoli di Emmaus (cfr. Lc 24,13-35) un testo paradigmatico per comprendere la missione ecclesiale in relazione alle giovani generazioni», così comincia il Proemio del documento finale del Sinodo dei Vescovi «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale». Un testo del Vangelo di Luca, assai conosciuto, viene assunto per scandire i contenuti e le tre parti del documento. Già questo indica una scelta di campo: i Vescovi hanno optato non solo di parlare della Bibbia, ma di parlare con la Bibbia, cioè di lasciarsi suggerire da un testo biblico i passaggi fondamentali che delineano il rapporto della chiesa con i giovani.
Al Seminario è intervenuto il prof. Xavier Matoses (UPS) sul tema del fallimento e discernimento, mentre J. Manuel Garcia ha approfondito il ruolo della preghiera e del discernimento nella vita dei giovani; al Convegno sono intervenuti anche il prof. Mirko Montaguti dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini e Manuela Buccioni della Diocesi di Terni.