Vita universitaria

Festa di Maria Ausiliatrice, ‘nostro aiuto’ e guida dei giovani

L'appuntamento annuale con cui l'UPS celebra la copatrona della Congregazione Salesiana e alla quale San Giovanni Bosco dedicò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice
  27 maggio 2019

Un clima gioioso, proprio come desiderava Don Bosco per i suoi giovani, quello che venerdì 24 maggio si respirava all’Università Pontificia Salesiana. Sono stati gli studenti i protagonisti della Festa di Maria Ausiliatrice, copatrona della Congregazione Salesiana e alla quale San Giovanni Bosco dedicò l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che con i loro sorrisi hanno riempito il campus, dimostrando ancora una volta l’importanza di questo giorno, un momento di condivisione in onore della Vergine «Aiuto dei cristiani».

La Festa chiude la settimana dell’Incontro dei Popoli, in cui le varie realtà dell’UPS si sono alternate a ritmo di esibizioni tradizionali, prova dell’internazionalità che caratterizza l’Università.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal card. Angelo Amato, già Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, nella parrocchia Santa Maria della Speranza. In un passaggio dell’Omelia il card. Amato ha ricordato gli anni vissuti all’UPS e il valore della Festa: “Maria è la donna che si oppone al drago rosso (cf. Ap 12,3), a Satana, colui che vuole divorare il bambino appena nato (Ap 12,4). Vincendo, Maria difende la vita del suo figlio, come anche la vita della Chiesa e di ogni singolo cristiano, anzi di ogni singola persona umana. La presenza materna di Maria, invisibile ma reale, tutela e protegge la nostra vita terrena più efficacemente di ogni scudo atomico”.

Il ringraziamento al card. Angelo Amato è stato affidato al Rettore Magnifico, don Mauro Mantovani, il quale, anche a nome di don Eugenio Riva, Superiore della Visitatoria Salesiana, ha ripreso le parole dell’Esortazione apostolica postsinodale Christus vivit in cui Papa Francesco si rivolge ai giovani a proposito della necessità dell’ascolto e dell’accompagnamento: “Per accompagnare gli altri nel loro cammino è necessario che tu sia ben esercitato a percorrerlo in prima persona. Maria lo ha fatto, affrontando le proprie domande e le proprie difficoltà […]. Possa ella rinnovare la tua giovinezza con la forza della sua preghiera e accompagnarti sempre con la sua presenza di Madre (n. 298). È quanto chiediamo, insieme, per tutti noi come singoli e come comunità accademica: Maria ‘nostro aiuto’ ci ascolti, ci guidi e ci accompagni”.

Don Mantovani ha ricordato, indirizzandosi al card. Amato, che “questa è la ‘sua’ Università”, sottolineando l’affetto che unisce la nostra Istituzione al porporato salesiano, apprezzatissimo docente di Teologia dogmatica, autore di importanti pubblicazioni, Decano della Facoltà di Teologia, Vicerettore e Pro-Rettore.

L’Università, infatti, sta preparando un volume in onore del card. Angelo Amato, che ha recentemente compiuto 80 anni, proprio come avverrà presto per la nostra Istituzione, e che continua ad offrire una “testimonianza di finezza umana e di gioia evangelica”.

Omelia del card. Angelo Amato

Intervento del Rettore Magnifico don Mauro Mantovani