Vita universitaria

Fare cultura a servizio dei giovani, della Chiesa e della società

Viene reso noto il tema del nuovo anno accademico, inaugurato ufficialmente giovedì 11 ottobre 2018
  3 agosto 2018

Nell’augurare a tutti un sereno periodo estivo, l’Università Pontificia Salesiana è lieta di comunicare che il nuovo anno accademico 2018/2019, che sarà inaugurato ufficialmente giovedì 11 ottobre prossimo, avrà come tema generale: “Fare cultura, a servizio dei giovani, della Chiesa e della società”.

Seguono alcuni stralci dell’intervista dal titolo Dalla parte dei giovani. Le prospettive educative, il deficit culturale, la finanza etica rilasciata dal Rettore, prof. Mauro Mantovani, alla Rivista Città Nuova (Anno LXII, n. 8) per il numero del mese di agosto 2018 (pp. 70-72), in vista del prossimo Congresso di settembre all’UPS e dell’imminente Sinodo sui giovani.

 

Come salesiani quale strategia avete?

Il sistema educativo di don Bosco è fatto di ragione, religione e amorevolezza. Una ragione ben formata, per capire ciò che è bene e ciò che è male. Il vissuto di fede, che completa la persona nella sua apertura al trascendente. E infine l’amorevolezza: i giovani devono essere non solo amati, ma sapere di essere amati, per fare un’esperienza di reciprocità. Nelle nostre opere, dall’università agli oratori, fino al lavoro con i ragazzi di strada, si fa l’esperienza della “casa che accoglie”, luogo dove esprimere la propria fede, cortile dove incontrarsi tra amici, scuola che educa alla vita. Tutto questo si collega con quello che i giovani hanno chiesto nel pre-Sinodo: una Chiesa che sia casa, famiglia e luogo accogliente.

Il mondo degli adulti non aiuta…

Molti adulti hanno rinunciato ad essere generativi. Invece i giovani dovrebbero “vedere” che sposarsi e avere figli è qualcosa di bello. E incontrare persone che dimostrino che si può essere felici anche con la vocazione religiosa. Papa Francesco ripete: “Non fatevi rubare la speranza”. Il compito dell’educatore è essere un provocatore, da “pro-vocazione”: deve far venire fuori la chiamata ad andare oltre il banale e il superficiale. Appassionare significa provocare in positivo.

Le università pontificie possono collaborare meglio?

Nella costituzione apostolica Veritatis gaudium il papa indica 4 criteri fondamentali: approfondire cosa la rivelazione cristiana può offrire alle varie discipline; riscoprire l’unità del sapere; dialogare a tutto campo (non soltanto come strategia, ma anche come stile di vita e di pensiero); fare rete. Cerchiamo di farlo: a Roma ci sono 23 istituzioni ecclesiastiche che possono offrire un notevole apporto culturale.

In UPS trattate di finanza etica, perché?

Dietro la crisi c’è una dimensione antropologica: come si guarda all’uomo e alla sua responsabilità verso se stesso, gli altri, l’ambiente. Paolo VI diceva che il mondo soffre “per mancanza di pensiero”, Giovanni Paolo II sfidava il pensiero cristiano del terzo millennio a dare una visione integrata dei saperi; Benedetto XVI afferma che bisogna approfondire la relazione per capire cosa significa essere un’unica famiglia umana, mentre papa Francesco arriva a dire che serve “una rivoluzione culturale”. C’è bisogno di questa profondità per cogliere il significato della crisi finanziaria e il valore della finanza etica.

Perché un Congresso sui giovani prima del Sinodo?

Come famiglia salesiana volevamo dare un nostro apporto specifico sulle prospettive educative legate alle scelte dei giovani. Come aiutarli, quali condizionamenti, quali buone pratiche. Noi continuiamo a credere nelle risorse naturali e soprannaturali dei giovani, perché ne facciamo esperienza ogni giorno. Se aiutati, possono fare scelte di vita che li rendono felici.