Comunicazione

Tolkien e la Terra di Mezzo: verso un nuovo studio

Il 27 ottobre presentazione del libro “Vive in fondo alle cose la freschezza più cara. Percorsi umani, letterari e filosofici nella Terra di Mezzo di Tolkien”
  26 ottobre 2021

“Vive in fondo alle cose la freschezza più cara”, è questa la frase del padre gesuita Gerard Manley Hopkins che i curatori dell'omonimo libro hanno scelto come chiave di lettura per poter accedere al vasto mondo letterario di uno scrittore divenuto un punto di riferimento per la letteratura fantastica del Novecento: J.R.R. Tolkien.

Il volume, curato da Angelo Mereghetti, studente della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale, e da Ivano Sassanelli è stato presentato mercoledì 27 ottobre 2021 alle 17:30 nella FSC e in streaming.

Il progetto nasce dal desiderio di donare al Professore di Oxford lo spazio che merita nel panorama accademico e culturale italiano, cercando di andare oltre le diatribe ideologiche che troppo spesso hanno deturpato la lettura dei racconti della Terra di Mezzo.

Gli autori dei diversi saggi contenuti nell'opera hanno inteso creare un campo arato che sia un terreno fertile in cui far fiorire i germogli di un seme da diffondere a tutti i tolkieniani affinché possa essere ancor più percepita la grandezza di Tolkien.

Il sottotitolo “Percorsi umani, letterari e filosofici nella Terra di Mezzo di Tolkien” vuole inserire questa riflessione in un grande viaggio alla scoperta dell’autore. Dopo un primo saggio concepito come indicatore delle coordinate essenziali del progetto, il volume si divide in tre percorsi.

Il primo è un “percorso umano” che ha lo scopo di far emergere le intonazioni esistenziali e spirituali della vita dell'autore colorate anche da un episodio inedito che vede protagonista il Professore insieme a suo figlio John Francis (prete cattolico).

Il secondo è il “percorso letterario” che permette di percepire tutta la profondità delle opere tolkieniane, in una polifonia di stili che conduce alla scoperta di chi siano Eru, gli Ainur, gli Uomini e gli Hobbit nella Terra di Mezzo, con un viaggio anche nelle storie di Re Artù è la letteratura medievale tanto amata da Tolkien.

Il terzo è il “percorso filosofico” che mostra la freschezza del pensiero tolkieniano in un confronto con alcuni dei temi e dei pensatori della filosofia di tutti i tempi (da Platone ad Agostino, da Tommaso d’Aquino a Tommaso Moro).