FINALITÀ
L’obiettivo principale consiste nel mostrare allo studente una metodologia filologica appropriata per lo studio di un testo in lingua latina in modo che siano acquisite le seguenti competenze:
1. Comprensione delle strutture morfo-sintattiche della lingua latina.
2. Capacità di definire il genere letterario.
3. Collocazione del testo nel più ampio contesto storico.
4. Consapevolezza dell’adozione e uso di una buona edizione critica.
5. Trovare gli elementi della retorica classica.
ARGOMENTI
Parte introduttiva:
1. Cicerone oratore: breve presentazione delle opere teoretiche e degli orationes.
2. Pro Milone: contesto storico, struttura del discorso.
3. Textus Latinus, apparatus criticus.
Parte seconda: Lettura, analisi morfo-sintattica dei singoli brani.
Parte terza: Presentazione dei singoli brani da parte degli studenti (locus selectus, commentarius: critica del testo (varianti nell’apparato critico), analisi morfo-sintattica, commento dal punto di vista della retorica classica, lessico, realia).
TESTI
CLARK A.C. (ed.), M. Tulli Ciceronis: Orationes, Vol. 2: Pro Milone; Pro Marcello; Pro Ligario; Pro Rege Deiotaro; Philippicae I–XIV (Oxford, 19182); ZANACCHI D. (ed.), Cicerone, Pro Milone (Città di Castello, 20004); UTCHENKO S.L., Cicerone e il suo tempo, tr.it., (Roma, 1975); LEEMAN A.D., ‘Orationis ratio’. Teoria e pratica stilistica degli oratori, storici e filosofi latini, tr.it., (Bologna 1974); KUMANIECKI K., Cicerone e la crisi della Repubblica romana, tr.it., (Roma 1972); FUSI A. – LUCERI A. – PARRONI P. – PIRAS G. (edd.), L’oratoria e la retorica in PARRONI P., Lo spazio letterario di Roma antica, vol. 7, (Roma 2012), pp. 231-239; 262-265. STEEL C. (ed.), Cambridge Companion to Cicero (Cambridge 2013).
NOTE
Modalità esame:
Valutazione della presentazione orale dello studente nella classe e dell’elaborato scritto consegnato alla fine del corso.
Note:
Il corso presuppone una conoscenza globale della grammatica latina e della letteratura cristiana antica in lingua latina nei primi secoli.