FINALITÀ
Il corso si pone in rapporto a quello sulla Lettura pastorale della condizione giovanile che era orientato a far emergere la sfida antropologica della cultura attuale e della pastorale giovanile. Si tratta ora di indicare risposte a quella sfida e piste di lavoro per qualificare l’orizzonte antropologico della pastorale giovanile, della catechesi, dell’educazione cristiana e della pastorale in genere.
Si vogliono individuare le linee fondamentali di una antropologia ispirata alla Rivelazione e all’altezza delle sensibilità culturali attuali. Si privilegerà la pista fenomenologica, analizzando in particolare i vissuti del dono, della chiamata, dell’alterità. Il percorso sarà nel senso di una risalita dalla coscienza alla sensibilità e corporeità, fino a imbattersi nelle tracce di Dio (di creazione e di redenzione) scritte nella vita.
Si attinge alla antropologia filosofica e teologica ma a partire e in vista della problematica pastorale. La scommessa è anche di superare un certo dualismo pastorale (e teologico-pastorale) che collega estrinsecamente esperienza e fede; si tratta, piuttosto, di parlare dell’umano “alla maniera” del Vangelo, “secondo” le Scritture e nell’”ispirazione” della Rivelazione.
ARGOMENTI
Preludio: il senso di un’indagine antropologica con metodo fenomenologico. 1. L’appartenenza alla terra: un percorso di riconciliazione (1.1. Con-essere: dal soggetto alla hecceitas; 1.2. La discesa nel caos; 1.3. Il conatus essendi e la fragilità-vulnerabilità). 2. La prossimità con l’altro: la responsabilità (2.1. Empatia: prove di sintonia; 2.2. Incontro: reciprocità, dia-logo, evento; 2.3. Disuguaglianza, responsabilità, in-finito). 3. Il richiamo e la promessa del dono: riconoscenza e offerta (3.1. Il dono: tra reciprocità e impossibilità; 3.2. Riceversi in dono: l’adonato e chiamato; 3.3. Ispirazione e profezia: l’uomo, animale profetico).
TESTI
Testo di riferimento è il volume: CURRÒ S., Il dono e l’altro. In dialogo con Derrida, Lévinas e Marion (Roma, LAS 2005), integrato da: ID., Il “di più” o il proprio dell’umano, in «Salesianum» 80 (2018) 4, 751-762; ID., Traslocazione e trasfigurazione di sé: una risalita fenomenologica con appoggio sulla liturgia, in «Salesianum» LXXXI(2019)4, 653-681; ID., Una nuova svolta antropologica?, in «Rivista di Pastorale Liturgica» 350(2022)1, 9-14.
Si valorizzeranno, inoltre, alcuni autori della attuale fenomenologia francese che lavorano alla frontiera tra filosofia e teologia: Marion, Chrétien, Falque, Lacoste, ecc. Le indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.
ORARIO
Secondo semestre
Giovedì | 10.35 - 11.20 | Aula A15 |
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8.45-9.309.35-10.2010.35-11.2011.25-12.1012.15-13.0015.00-15.4515.50-16.3516.40-17.25
LunLunedì
MarMartedì
MerMercoledì
GioGiovedì
VenVenerdì
SabSabato
DomDomenica