Spiritualità salesiana

Accoglienza, alleanza e speranza: la pedagogia sociale in chiave salesiana

Una riflessione sullo “stile” educativo di Don Bosco, nel giorno in cui l’Università celebra la festa del Santo Patrono
  30 gennaio 2023

Nel 1995, in uno dei suoi primi scritti sulla rivista “Orientamenti Pedagogici”, il Prof. Pietro Braido scriveva: “… Don Bosco ha rivissuto originariamente, spesso genialmente, la concezione e la prassi educativa cattolica, arricchendole di ispirazioni e suggestioni inedite, iniziando così un vero nuovo «stile» educativo” (Orientamenti Pedagogici, 1955 (2), p. 279).

Come Università, l’avvicinarsi della festa del nostro Santo Patrono, è per ciascuno di noi uno stimolo a riflettere sul suo metodo educativo, a coglierne l’attualità, a praticarlo nell’impegno quotidiano dell’attività accademica.

Il Gran Cancelliere, in una sua recente lettera, trattando il tema della pedagogia sociale in chiave salesiana, sottolineava come essa sia una pedagogia dell’accoglienza, dell’alleanza e della speranza; tre termini che, sottolineano alcuni elementi essenziali del sistema preventivo.

Accoglienza: perché l’educatore è “con” l’educando, capace di cogliere un punto di incontro con esso, quel “punto accessibile al bene” presente in ciascuno e che forse in pochi sono riusciti a vedere. Diceva il Santo: “L’educatore deve pur persuadersi che tutti o quasi tutti questi giovanetti hanno una naturale intelligenza per conoscere il bene che viene loro fatto personalmente” (Memorie Biografiche, VII, 760). In un clima di “simpatia”, il sentirsi riconosciuto genera relazione, crea quella confidenza che permetterà una sempre crescente famigliarità, riconoscendo nell’educatore un interlocutore affidabile. Ciascuno dei ragazzi dell’Oratorio di Valdocco si considerava come il preferito di d. Bosco, segno di un’attenzione alle caratteristiche singolari di ognuno. Là dove ci si sente riconosciuti, presenti amorevolmente nella mente e nel cuore di un altro questi diventa un punto di riferimento, la base sicura dalla quale partire per avventurarsi nel cammino della vita.

Alleanza, un termine che esprime una relazione tra due parti non regolata dal ricorso ad una norma percepita come estrinseca ma dall’amorevolezza di chi veglia, protegge, incoraggia e orienta. L’educatore nel Sistema Preventivo è colui che fattosi compagno di cammino dell’educando gli sa indicare le vie del bene, testimoniandolo prima di tutto con la coerenza della sua vita.

Speranza come prospettiva di futuro. L’educatore sa essere accanto nel “qui e ora” della quotidianità ma allo stesso tempo guida nella ricerca del proprio posto nel mondo, della propria vocazione lavorativa, religiosa, personale.

L’augurio che ci facciamo nella prossimità della Festa è che questo possa realizzarsi anche all'interno della nostra comunità accademica: che d. Bosco ci accompagni nel quotidiano impegno di studio e ricerca.

 Prof. don Antonio Dellagiulia
Decano della Facoltà di Scienze dell'Educazione