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Lezione aperta: l'invisibilità del reale e 10 ipotesi per recuperare l'umano nell'era digitale

Giovedì 8 maggio un incontro con Davide Ferrante, per conoscere le sfide antropologiche del nostro tempo e per immaginare strategie concrete per un futuro digitale più autenticamente umano
  7 maggio 2025

Nell’epoca della digitalizzazione pervasiva, la tecnologia rischia di oscurare aspetti essenziali dell’esperienza umana: identità, relazioni, memoria, intelligenza. Ma cosa significa vivere in un tempo in cui realtà e legami sembrano dissolversi dietro lo schermo di un mondo fatto di “non-cose”?

Giovedì 8 maggio, alle ore 10:35 nell’Aula CS1 della Facoltà di Scienze della Comunicazione (FSC), si terrà la lezione aperta "L’invisibilità del reale. Dieci ipotesi per recuperare l’umano nell’era digitale". Ospite dell’incontro sarà Davide Ferrante, autore del recente volume L’età invisibile. Rivelare l’identità attraverso il recupero della vergogna (Egea, 2024) e del saggio Il controllo sottile. In trappola tra TV, Social Network e Smartphone (CSA, 2016).

L’iniziativa, promossa nell’ambito del corso di Sociologia dei Media Digitali tenuto dal prof. Fabio Pasqualetti, intende offrire spunti di riflessione sulle sfide antropologiche poste dalla contemporaneità digitale, proponendo percorsi per una tecnologia più consapevole e autenticamente al servizio dell’umano.

Partendo dal concetto di "invisibilità del reale", Ferrante illustrerà dieci ipotesi di "rivolta concettuale" per contrastare la progressiva smaterializzazione dell’esperienza umana e riattivarne la profondità in un contesto sempre più mediato dai dispositivi digitali.

Davide Ferrante ha conseguito nel 2024 il Dottorato di ricerca in Global Studies for an Inclusive and Integrated Society: Global Culture, Digital Society, Diversity Inclusion and Social Innovation for Development presso l’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Collabora attualmente con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli come Cultore della Materia presso le cattedre di Sociologia dell’Educazione e della Famiglia (Scienze della Formazione Primaria) e Studi Sociali sulla Prima Infanzia (Scienze dell’Educazione). Le sue ricerche si concentrano sulle dinamiche sociali e culturali nell’era digitale.