Teologia

Una riflessione storica, biblica e teologica sulla Chiesa

Gli approfondimenti dei relatori intervenuti alla presentazione del libro “Tyconius’Theological Reception of 2 Thessalonians 2:3-12”
  25 febbraio 2023

Martedì 21 febbraio, nella sala Juan Vecchi dell’Università, si è tenuta la presentazione del libroTyconius’Theological Reception of 2 Thessalonians 2:3-12” del prof. Karol Piotr Kulpa, docente di Sacra Scrittura.

L'incontro è stato introdotto dal Decano della Facoltà di Teologia, il prof. Antonio Escudero Cabello, e moderato dal prof. Shaji Joseph Puykunnel, Direttore dell’Istituto di Teologia Spirituale.

La professoressa Paola Marone dell’Istituto Patristico Augustinianum ha delineato la situazione storica che a Cartagine, alla morte del vescovo Mensorio e dopo l’elezione di Ceciliano, portò alla nascita del donatismo.  La professoressa ha, poi, illustrato la peculiare posizione di Ticonio, che nonostante avesse aderito al movimento, ha continuato a sostenere che in ogni comunità vi sono buoni e falsi fratelli, e che questi ultimi non devono essere scacciati, perché facenti parte anch’essi del mistero della Chiesa. Queste idee costarono a Ticonio l’accusa di traditore della causa donatista e la sua cacciata.

Il secondo relatore, il prof. Juan Manuel Granados Rojas, SJ, del Pontificio Istituto Biblico, ha spiegato come la ricezione di Tessalonicesi 2:3-12 fatta da Ticonio, sia una ricezione performativa, che nasce dalla sua propria visione del mondo come una realtà divisa a causa della presenza del male. Infatti il teologo africano, sottolinea il carattere misterioso del male e la sua funzione nella Storia, e lo fa approfondendo l’Homo peccati attraverso la nozione dell’Anticristo ed il tema del Mysterium Facinoris cioè la presenza del male nella Chiesa, con una retorica tutta sua particolare, con largo uso della sineddoche, della tipologia ticoniana. Il professor Granados Rojas ha fatto notare, infine, che Ticonio, pur rifacendosi a Paolo, si discosta molto da lui, perché mistero, corpo e salvezza si ritrovano in modo diverso rispetto all’apostolo delle genti. Infatti in Paolo il mistero non è mai il mistero del male.

Il prof. Fabio Francisco Sánchez, docente di Teologia fondamentale dell’Università Pontificia Salesiana, è partito da due ipotesi di lavoro: il bisogno di capire la lotta fra falsità e verità, e il mostrare lo status bipartito del corpo del Signore, cioè il fatto che il bene e il male convivano insieme. Ha poi esposto le due tesi dimostrative dell’autore del libro: la prima, che Ticonio usa 2 Tess 2:3-12 per capire le controversie della Chiesa Africana, la seconda la presenza in Ticonio di tratti di cattolicità. Il professor Sanchez ha anche analizzato la "struttura euristica" del libro, mostrandone i tre livelli: Historical, Literary e Theological, che portano rispettivamente a tre diversi processi di assimilazione: Transformative, Performative e Productive. L’ultimo livello, quello teologico, non sarebbe raggiungibile senza i precedenti, e neppure la sua assimilazione produttiva, che apre, come sempre succede, a nuove possibile ricerche sul pensiero di Ticonio, sia a livello ecclesiologico, che antropologico, che, infine, escatologico.

In conclusione, il professor Karol Kulpa, ringraziando i relatori, ha spiegato il motivo che lo ha portato ad approfondire le tematiche sopracitate nel volume presentato, in particolare il desiderio di comprendere il mistero della presenza del male e si è detto pronto a continuare nella sua ricerca. 

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