Andrea Zampetti

È stato studente e ricercatore, attualmente è docente di Pedagogia sociale nella Facoltà di Scienze dell’Educazione e Segretario generale della Caritas di Roma. Per lui l’UPS è una comunità educante, uno spazio di crescita condiviso in cui tutti si conoscono e si chiamano per nome

Sono un pedagogista sociale felicemente sposato con una psicoterapeuta sistemico relazionale e abbiamo quattro figli.

Sono cresciuto all’UPS laureandomi e conseguendo il Dottorato in Pedagogia sociale. Il mio ambito di ricerca è proprio la pedagogia sociale e l’innovazione pedagogica nel sistema di intervento educativo territoriale. Ho iniziato il mio percorso all’UPS affiancando il prof. Vito Orlando nell’attività di ricerca e nell’attività didattica. Ho costruito insieme a lui il seminario di progettazione educativa co-conducendolo per vari anni.

Ho svolto sempre la libera professione di pedagogista sociale realizzando progetti innovativi in diversi ambiti: lavoro di strada, adolescenza a rischio, lavoro con adolescenti HIV+, intercultura, agricoltura sociale, sviluppo di partnership territoriali innovative, realizzazione di opere segno della Laudato sì. Da diversi anni supervisiono diverse equipe educative di strutture residenziali per minori e da aprile sono il Segretario generale della Caritas di Roma.

Da qualche anno insegno Pedagogia sociale, Sviluppo di comunità e animazione socioculturale, Metodologia del lavoro di strada, oltre a continuare il seminario di progettazione educativa (generale e individualizzata) e il laboratorio di progettazione delle reti educative. In questo ultimo anno abbiamo dovuto sperimentare nuovi modelli di didattica - insegnando in un Master a distanza ho già avuto esperienza di questo - passando dall’aula fisica a quella virtuale. Abbiamo imparato a vivere la relazione con gli studenti in modo nuovo entrando nella loro quotidianità e aprendo la nostra a loro in un rapporto di interdipendenza nella condivisione della situazione di emergenza: la didattica a distanza ci ha avvicinato come persone portandoci in una dimensione relazionale nuova dove i ruoli di docente e di studente hanno lasciato spazio all’incontro fra persone.

Insegnare all’Università Pontificia Salesiana significa far parte di una comunità educante, perché si vive un percorso di crescita condiviso con gli altri docenti e con gli studenti in un clima relazionale di reciproca conoscenza. All’UPS tutti si conoscono per nome perché, nella logica salesiana, si dedica profonda attenzione alla persona e, in particolare, allo studente.

Ho visto passare moltissimi studenti e ho avuto la fortuna di vederne crescere molti come colleghi incontrandoli nell’attività lavorativa e vedendoli assumere ruoli di responsabilità all’interno di servizi e organizzazioni del terzo settore che lavorano nel territorio romano. Con alcuni di loro ho anche progettato e realizzato percorsi innovativi in ambito sociale condividendo la quotidianità lavorativa per diversi anni.

Quando si incontra un nostro ex studente si riconosce subito la provenienza perché chi studia all’UPS cresce nella professionalità in modo diverso.